mercoledì 4 novembre 2009

CIT Group è il quinto fallimento più grande della storia, ma nessuno sembra accorgersene

Come ampiamente previsto e atteso CIT Group, una finanziaria indipendente specializzata nel credito alle piccole e medie imprese, ha presentato i libri al tribunale fallimentare di New York richiedendo di seguire la strada della ristrutturazione del debito detta "Chapter 11".


In un fallimento di tipo "Chapter 11" il tribunale proporrà ai creditori dell'azienda un taglio sul valore del debito in cambio della proprietà dell'azienda. Ovviamente i proprietari precedenti, ossia gli azionisti e i possessori di azioni privilegiate, rimangono con in mano un pungo di mosche. Tra loro figura anche il governo americano che in uno dei numerosi piani di salvataggio aveva acquistato un paio di miliardi di dollari azioni privilegiate nell'ambito del famigerato piano TARP.



CIT Group è stata colpita dalla crisi economica che ne ha falcidiato i clienti e soprattutto dal collasso del mercato immobiliare commerciale tutt'ora in corso. In sostanza le piccole e medie aziende ottenevano da CIT dei finanziamenti commerciali utilizzando i propri immobili come garanzia o addirittura ottenevano dei mutui per poter costruire nuovi immobili. In una replica quasi esatta del mercato dei mutui sugli immobili residenziali da una parte la crisi economica ha impedito all'azienda di pagare e e dall'altra il crollo del valore degli immobili commerciali ha reso le garanzie non sufficienti a recuperare il credito residuo.

Il motivo principale per cui i $70 miliardi di debiti di CIT fanno così poca paura rispetto ai $600 miliardi di Lehman Brothers, che ha gettato i mercati finanziari mondiali nel panico più assoluto per giorni, è che il fallimento era stato previsto e preparato da tempo. Durante i numerosi tentativi di salvataggio degli ultimi mesi una parte delle perdite sono state trasferite sul contribuente americano e le numerose banche di Wall Street che figurano tra i creditori hanno ottenuto i trattamenti di favore che ritenevano opportuni. Inoltre utilizzando il fallimento "Chapter 11" l'azienda può di fatto continuare ad operare e una volta approvato il piano di ristrutturazione del debito ha la possibilità di fare utili. Almeno per un po' di tempo.

La dirigenza di Lehman Brothers di contro non aveva preparato un piano per tentare il fallimento "Chapter 11", perché fino all'ultimo si aspettava un salvataggio governativo. Quando poi il salvataggio è stato giudicato troppo oneroso da Paulson e Bernanke per Lehman non rimaneva che la strada del "Chapter 7" ossia la liquidazione forzosa dei beni dell'azienda, che poi si sono rivelati di valore spaventosamente inferiore rispetto a quanto iscritto a bilancio (en).

Questo è il punto fondamentale: CIT Group non sarà costretta a vendere i propri beni, ma potrà continuare a iscriverli a bilancio utilizzando valori di pura fantasia... e così l'intera Wall Street. Non c'è nulla di cui preoccuparsi.

8 commenti:

Anonymous ha detto...

le persone che lavorano negli ambiti finanziari,già ipotizzano scenari economici diversi da quelli praticati fino ad ora,o si muovono in assenza di una visione futura di cio'che sarà?
Perchè ciò che si è sviluppato in economia è stato comunque il frutto di una elaborazione sistemica, mi sembra quindi improbabile che non si stia già cercando un sistema alternativo. (vero è che i vecchi schemi saranno duri a morire perchè nessuno vuole perdere il potere che ha acquisito.)

Americo ha detto...

Questo "ma nessuno sembra accorgersene" è un po' la chiave di volta di tutto il sistema (non solo economico-finanziario, ma anche politico) del mondo moderno.
Crolla un ospedale civico che risulta inesistente al catasto? I tribunali tedeschi si inventano - per un omicidio premeditato (compiuto anni fa dai titolari turchi di un bordello vicino a Dresda) - il concetto di "legittima difesa putativa", in realtà però piú "preventiva" che putativa?
Gli Stati Uniti continuano ad esportare "democrazia" a colpi di bombe? E dove non arrivano con le bombe tentano la via del ricatto? Il cancro della parassitocrazia divora interi bilanci nazionali? Si decide di trasformare in "rifugiati politici" qualche milione di neri alle prese con le conseguenze di quell'indipendenza che hanno voluto a tutti i costi conquistare (a suon di massacri) poche decine di anni fa? Vogliamo dargli anche la cittadinanza? Magari integrandoci noi, visto che loro non vogliono o non ne sono capaci?

In tutti i casi la risposta è una sola: No problem...
Che motivo c'è di scaldarsi: tanto è ormai tutto a preventivo. E' tutto "moderno" e "politicamente corretto". E chi si dovesse nonostante tutto "scaldare" sarebbe potenzialmente un pericoloso estremista.
In realtà il cittadino è ormai sempre piú imprigionato in una gabbia di gomma piuma, costretto a informarsi da fonti "virtuali" tutte piú o meno perfettamente controllate/controllabili. E quindi si preoccupa quando gli dicono di preoccuparsi, o dorme tranquillo quando gli dicono che tutto è a posto. Nel mentre la direzione dei giochi - con sede su un altro pianeta (magari l'asteroide "Goldmann Sachs"?) - continua beatamente la sua partita.
Mi chiedo solo fino a quando questa farsa continuerà a stare in piedi...

andrea ha detto...

bentornato alessandro
spero che la lunga assenza non sia stata dovuta a problemi grossi (magari eri alle maldive a goderti un meritato riposo.
riguardo al tema, io sono molto ma molto pessimista.
come si è visto, di tutte le buone intenzioni manifestate a inizio anno per cambiare le regole, prevenire altre crisi, limitare i volteggi puramente finanziari, alla fine nulla si è fatto.
secondo me i covernanti e banchieri centrali hanno deciso che non vale più la pena nemmeno tentare di arginare la valanga di m che sta per abbattersi sul pianeta.
l'ultima, dell'altro ieri, da londra, sembra che il governo stia raccontando favole a dei bambini, non parlando ad adulti anche abbastanza informati.
sterline, dollari, euro per tutti, tanto stampare costa poco, ma nessuno fa nemmeno finta di pensare a come gestirà questa valanga di denaro distribuita a piene mani e intercettata dai soliti banchieri, che, invece di cercare di produrre ricchezza reale, li usano per nuovre e più ardite costruzioni finanziarie.
tanto poi, a bolle scoppiate, i soliti cristi saranno chiamati a rimediare.
è semplicemente uno schifo.

Alessandro ha detto...

@Anonimo

mi sembra che il nuovo corso della finanza sia ben oltre la fase di ideazione e anzi rappresenta già il grosso degli utili bancari: banche e finanziarie proseguono nei loro schemi piramidali esattamente come prima e i governi razziano i contribuenti ogni volta che qualcosa va storto.

Non vedo nessuna analisi seria di quello che è accaduto e sta accadendo e nessun tentativo di rifondare o per lo meno ristrutturare il sistema perché sia più efficiente e più stabile.

Alessandro ha detto...

@Americo

qualche tempo fa parlavo della crisi con un parente, piccolo imprenditore tra i 50 e i 60, dopo un'ora buona ha concluso la conversazione con: "Ma vedrai che alla fine si aggiusta tutto, come sempre..."

Da allora la notte non dormo altrettanto bene.

Alessandro ha detto...

@andrea

in effetti gli acciacchi di stagione sono una parte della spiegazione della mia ennesima pausa.

Un'altra parte della spiegazione è che anche io sto diventando sempre più pessimista e sconsolato per la totale inettitudine delle classi dirigenti di tutto il mondo.

Nel corso di tutta la crisi, dal 2007 a oggi ricordo forse tre persone con un qualche potere che hanno dimostrato atteggiamenti da adulti in mezzo agli schiamazzi di decine di bambini viziati e nemmeno troppo svegli.

Il personaggio più importante è sicuramente Paul Volker, ex Chairman della FED e consigliere di Obama, che sembra l'unico adulto residente a Washington e al quale nessuno dei bambini vuole dare ascolto.

andrea ha detto...

il mio sconforto, invece, alessandro, nasce dal fatto che non li reputo tutti scemi, e nemmeno così incompetenti.
ed è per questo che mi fanno un po paura, proprio perchè penso che abbiano in serbo un piano B, che per ora non si può dire (paura dei forconi) ma che tireranno fuori quando il tutto precipiterà.
così oltre al danno che ci hanno causato, ci offriranno pure la beffa di proporsi come "salvatori".

Alessandro ha detto...

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