Tuo cugino ti si presenta a casa a giugno e dice: "Caro cugino, visto che quest'anno io e mia moglie ci siamo spesi fino all'ultimo centesimo dei nostri stipendi e in vita nostra non abbiamo messo da parte il becco di un quattrino quest'anno non possiamo permetterci le vacanze. Ma se ci presti i 2.500 euro che ci servono per andare in crociera ti prometto che tra un anno te li rendiamo col 10% di interessi." Se accetti la proposta stai facendo del credito al consumo. E se pensi di aver fatto un buon affare considera che:
- l'unico modo in cui tuo cugino può estinguere il debito è riducendo il proprio tenore di vita. Infatti l'anno prossimo non solo dovrà rinunciare alle vacanze (cosa che non ha saputo fare quest'anno), ma dovrà anche risparmiare i 2750 euro che si è impegnato a restituirti,
- ma l'unico motivo per cui tuo cugino ha bisogno di credito al consumo in primo luogo è perché ha sempre mantenuto in vita sua un tenore di vita al limite delle proprie possibilità e non ha mai saputo risparmiare
Ma c'è una scappatoia, l'anno prossimo tuo cugino può continuare col tenore di vita di sempre e presentarsi da un altro parente a chiedere un prestito di 5.250 euro, sempre al 10%, col quale saldare il debito con te e farsi la vacanza. In tempi di credito facile, questo balletto del debito può andare avanti parecchi anni anche perché tutti i finanziatori effettivamente rientrano di capitale e interessi e tuo cugino si costruisce una solida reputazione di "debitore affidabile".
Finché un giorno i tempi del credito facile finiscono, tuo cugino non trova da rifinanziare il debito ormai consistente e irripagabile e qualche parente si ritrova con un grosso cerino in mano. La famiglia va incontro a una classica crisi finanziaria come descritta in Si fa presto a dire crisi.
Basta sostituire i parenti con banche e finanziarie e abbiamo il modello di business del credito al consumo. Per sua stessa natura la domanda di credito al consumo viene da chi farà più fatica a saldare il proprio debito e cercherà di rifinanziare più frequentemente. Il gioco consiste nel non rimanere l'ultimo col cerino in mano o si rischia di fare la fine di Merrill Lynch.
Ovviamente questo gioco non può finire bene.