venerdì 11 dicembre 2009

Il rischio di default della Grecia si insinua nel debito della regione Lombardia

Finalmente trovo un eccellente articolo finanziario su un giornale italiano e si tratta addirittura un articolo di inchiesta su cui i diretti interessati hanno preferito non commentare. Si tratta di merce rara e va accolta con tutti gli onori, complimenti a Morya Longo.

L'articolo sul Sole24Ore di ieri Il pericolo greco minaccia il debito della Regione Lombardia racconta come più di 100 milioni di euro di titoli di Stato della Grecia (vedi Grecia: rischio di default sul debito pubblico, è una cosa seria?) siano in questo momento parcheggiati presso la UBS su un fondo della regione Lombardia con l'accordo che il potenziale rendimento dei titoli rimane alla banca svizzera mentre le potenziali perdite rimangono in capo ai cittadini lombardi. Invito a leggere l'articolo nella sua interezza perché l'operazione descritta è l'archetipo delle operazioni finanziarie fatte dalle nostre amministrazioni pubbliche, in cui l'incompetenza dei nostri amministratori è superata solo dal disprezzo dei banchieri per il benessere finanziario dei propri clienti. Ovviamente la notizia è quella del contagio del rischio greco su una amministrazione pubblica italiana che in teoria poco o nulla ha da spartire con la Grecia. Una componente fondamentale del panico del 2008/2009 è stata proprio questa: in un mondo finanziario così interconnesso e complesso (spesso inutilmente complesso) non è possibile prevedere dove affiorerà il prossimo cadavere e l'unica strategia di investimento possibile è di assumere che i cadaveri siano ovunque.

Come valore aggiunto però vorrei sottolineare come in questa operazione finanziaria ci sono una serie di chicche che non sarei mai riuscito a predisporre in un esempio di fantasia.


Cominciamo con il flagrante conflitto di interessi di UBS che piazza ad un proprio cliente (la regione Lombardia) dei titoli emessi da un'altro proprio cliente (il governo greco), evidentemente perché non è riuscita a smerciarli allo stesso prezzo presso investitori più accorti. Naturalmente incassando commissioni su entrambi i fronti.

Inoltre, l'intero accordo si basata sulla premessa che per qualche ragione sia conveniente per la regione Lombardia avere contemporaneamente un debito a lungo termine verso gli obbligazionisti e un credito a breve termine presso UBS. Le banche fanno il grosso dei propri utili, che non sono pochi, facendo esattamente l'opposto, concedono credito a lungo termine finanziandolo con debito a breve.

Dulcis in fundo, l'articolo sostiene che secondo gli accordi i proventi del fondo vanno alla UBS che però non lo garantisce, quindi la banca svizzera ha potuto allegramente riempirlo dei titoli più rischiosi in circolazione perché sono quelli che rendono di più... fino al giorno in cui vanno in default, ma questa eventualità non è un suo problema. Se le cose stanno veramente così si tratta di un clamoroso esempio del gioco d'azzardo preferito dalle banche il "testa o croce", nella famigerata variante: "Testa vinco io, croce tu perdi".

Sempre di più La luce alla fine del tunnel... non mi rassicura affatto.

3 commenti:

Alessandro ha detto...

Nonostante il tam tam dei media teso a minimizzare il timore dell'uomo della strada per il previsto default di Dubai World gli investitori che si possono permettere le analisi della Goldman Sachs hanno una prospettiva un po' diversa:

Goldman on Dubai "Dubai Doubts & Implications on Finance"

In particolare le frasi "il debito potrebbe essere vicino al 200% del PIL" e "la posizione fiscale è strutturalmente insostenibile" non le sentirete in televisione.

O per lo meno non ora.

DowJones ha detto...

Vedi qui

http://www.youtube.com/watch?v=JOWPkHJKzeg

Alessandro ha detto...

@DowJones

l'analisi del problema greco illustrata nel video mi sembra sostanzialmente corretta e, almeno nell'immediato, in linea con la mia:

Grecia: rischio di default sul debito pubblico, è una cosa seria?

Sul medio periodo io sono meno ottimista sulla possibilità e soprattutto sulla volontà della Germania di salvare tutti noi Paesi del debito e dello sperpero.