lunedì 5 settembre 2011

Draghi: «Non si dia per scontato acquisto di titoli di Stato da parte della Bce»


Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia e governatore in pectore della Banca Centrale Europea dice:
«È giunta ora l'ora che i governi si assumano le loro responsabilità e agiscano rapidamente per risolvere la crisi del debito sovrano» ha spiegato ancora il governatore della Banca d'Italia. Secondo Draghi sul fondo salva stati Efsf deciso a livello europeo «sarebbe un errore riporre una eccessiva fiducia» perchè questo «non può fornire una soluzione» al problema di base: «mancanza di disciplina di bilancio e scarsa crescita».
Carissimo governatore, l'ora da lei evocata non è affatto giunta oggi, al contrario passò per questi lidi anni addietro e se ne andò perché nessuno sembrava interessato.

Scrivevo nel novembre del 2008 in un post dal titolo "Default sul debito pubblico italiano e uscita dall'euro, può accadere veramente?":
E a causa dell'elevato debito pubblico, qualsiasi errore nel affrontare l'evoluzione della crisi da parte del governo rischia di innescare la fuga di capitali fuori dall'Italia e il conseguente collasso del sistema finanziario pubblico. Per il momento siamo ancora al primo atto e altri Paesi sono al centro dell'attenzione, meglio fare attenzione ai dettagli della trama, perché una volta iniziato il secondo atto i riflettori rischiano di esserci addosso molto presto.
Ora, che l'Italia a un certo punto farà default sul debito è una delle poche certezze che ho nella vita, ma a giudicare dal passo che stanno tenendo gli avvenimenti la probabilità di farlo entro l'anno non è più trascurabile. E questo, devo ammetterlo, mi mette una certa apprensione.

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