mercoledì 24 dicembre 2008

ABN Amro ci aiuta a capire gli eccessi di una bolla speculativa

Per definizione, al picco di una bolla speculativa avvengono transazioni che diventano immediatamente incomprensibili e addirittura grottesche. L'acquisizione di ABN Amro da parte di un consorzio di altre banche a fine 2007 finirà sui testi di storia a segnare il picco della bolla speculativa delle acquisizioni bancarie.

Il 9 ottobre del 2007, dopo una estenuante battaglia con Barclays a colpi di rialzo, un consorzio internazionale formato da Royal Bank of Scotland, Fortis e Banco Santander si aggiudica l'acquisizione della banca olandese ABN Amro per la sorprendente cifra di $100 miliardi.

Chi fosse interessato a comprare banche, per stessa cifra oggi potrebbe comprare:
  • Citibank $22,5 miliardi (-74%)
  • Morgan Stanley $10,5 miliardi (-72%)
  • Goldman Sachs $21 miliardi (-67%)
  • Merril Lynch $12,3 miliardi (-77%)
  • Deutsche Bank $13 miliardi (-71%)
  • Barclays $12,7 miliardi (-71%)
e gli avanzerebbero ancora $8 miliardi di resto con cui togliersi lo sfizio di acquistare l'intera industria dell'auto USA (General Motors, Ford, Chrysler) il team di Formula 1 della Honda.

Definire col proprio acquisto esattamente il picco di una bolla speculativa non aiuta la stabilità finanziaria e infatti delle tre banche acquirenti solo una, Banco Santander, sopravvive ancora come una azienda interamente privata mentre le altre due sono orgogliosamente proprietà dei cittadini Britannici e Olandesi.

Via The Big Picture.

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