lunedì 29 dicembre 2008

Icebergfinanza: un blog di finanza ed economia in italiano

Tra i propositi per il nuovo anno c'è quello di studiare in maggiore dettaglio la situazione del nostro Paese e di seguirne con maggiore attenzione gli eventi. Tra le altre cose sto cercando fonti di informazioni affidabili sull'Italia e altri blogger/giornalisti/analisti interessanti.

Fin'ora ho trovato diverse cose assolutamente patetiche cose ad esempio il sito del ministero del tesoro sul debito pubblico in cui le numerose informazioni utili sono sparpagliate meticolosamente in mille file PDF senza nemmeno un accenno di formattazione dignitosa e rigorosamente senza possibilità di ricerca.

Ho aggiunto diversi blog al mio news reader, ma ancora nessuno mi ha ancora colpito a sufficienza da metterlo tra i link consigliati.

Infine oggi mi sono imbattuto in un post di Andrea Mazzalai autore del blog Icebergfinanza che cita molte delle mie sorgenti in inglese preferite, prende i grafici dagli stessi siti dai quali li prendo io, analizza gli stessi problemi, ma sembra avere una prospettiva molto diversa dalla mia per quello che riguarda le soluzioni. Mi riservo di dare un giudizio più approfondito col tempo, ma per il momento mi sento di poterlo aggiungere ai link consigliati in particolare a chi non mastichi l'inglese economico-finanziario a sufficienza da poter seguire i link stranieri.

Invito i lettori a suggerirmi nei commenti fonti di dati affidabili e/o blogger/giornalisti/analisti interessanti specifici per la situazione italiana. Grazie.

13 commenti:

Anonymous ha detto...

Benvenuto a bordo, Alessandro auguro a te e ai tuoi lettori i migliori auguri di un anno sereno e chissà che non ci si possa incontrare negli oceani infiniti sotto questa "tempesta perfetta".

Andrea (Icebergfinanza)

Pancho ha detto...

si, migliori augure a te, CdC...

P.S.: dopo la tempesta, viene sempre il bel tempo...evviva la "non linearità"...;)

http://it.wikipedia.org/wiki/Onda_anomala



Hasta

Anonymous ha detto...

Non puoi perderti il blog piu' seguito dagli italiani, il numero dei blog nell'ambito finanza/economia/mercati: www.finanzaworld.it ed il blog www.finanzaworld.it/blog a cura di Francesco Carlà, il guru di non mi ricordo più cosa. Buon divertimento!

Pier

Alessandro ha detto...

Pier

grazie per la segnalazione.

Avevo guardato il blog di Calrà tempo fa e non mi è sembrato interessante: niente analisi, niente fonti, molte opinioni e molti richiami ai meravigliosi servizi a pagamento... ma effettivamente sembra molto seguito con decine e a volte centinaia di commtenti per articolo.

Ad esempio in un articolo recente mostra i risultati del suo portafoglio americano IBCC (servizio a pagamento) col quale ha battuto l'indice S&P 500 del 26% nel 2008 (!)... salvo che l'S&P 500 è crollato del -38,5% nel 2008 e il mio materasso di casa ha stracciato entrambi.

L'ho aggiuto al mio news reader insieme ad altri sotto osservazione, ma dubito che finirà nei mie link consigliati.

andrea ha detto...

un ottimo blog, secondo me è quello di ac-finanza.
normalmente ben documentato e con deduzioni intelligenti

andrea ha detto...

purtroppo la "situazione italiana" è una barchetta in un mare in tempesta.
i giochi che possono riguardarci, credo, verranno giocati in USA, cina, giappone, india, europa, russia, sud america (argentiuna, brasile, venezuela, ecc..)nell'ordine decrescente.
oggi, la possibilità tecnica di avere un "approccio nazionale" alla crisi è praticamente nullo.
unica possibilità sarebbe iniziare una redistribuzione, non solo del reddito, ma della ricchezza, più equa, ma ovviamente, una cosa del genere da questo governo è impensabile.
penso anche che da questa crisi, dovrà nascere un sistema più legato alla creazione di ricchezza reale, con rivalutazione del fattore lavoro a scapito del fattore capitale, e meno finanziario.
penso anche che quando ci si renderà conto di tale necessità, la situazione saràà anche peggiorata sensibilmente.

Anonymous ha detto...

Ciao Alessandro,

Ovviamente è proprio così. Ci sono sempre nuovi polli da spennare. Hai fatto bene ad aggiungerlo al tuo newsreader, un po' di comicità non guasta mai di questi tempi...
Tempo fa ti segnalai Giuseppe Bertoncello: lui è bravo e preparato.
In Italia - oltre a Bertoncello - seguo solo duecents (Stand), ma già l'hai tra i tuoi

Ciao

Pier

andrea ha detto...

Caro Alessandro
Leggo l’intervista a Paul Krugman apparsa su Repubblica, in cui dottamente dimostra come le misure preannunciate da Obama per rilanciare l’economia USA siano insufficienti.
Sono impressionato, non dai numeri, non dall’entità del disastro iniziato e in corso, ma dalla miopia che dimostrano i nostri governanti ed esperti.
Nessuno che si ponga la domanda “ok, facciamo ripartire l’economia ( e supponiamo che ci riescano), e poi ?.
È pensabile che una pur grande nazione possa continuare a consumare più di quanto produce ? è pensabile che da sola possa bruciare ¼ delle risorse fossili del pianeta ? è pensabile che qualcun altro, nel mondo, continui a finanziare la loro crescita ? chi ? sono tutte domande che nessuno pone A PRIORI, prima cioè di cercare di restaurare un insieme sistemico che ha prodotto questi paradossi economici, che se lasciati sopravvivere non farebbero altro che riprodurre un’altra crisi, ancora peggiore della attuale.
E non voglio neppure iniziare ad affrontare il problema finanziario, che producendo carta su carta ha montato l’illusione di una ricchezza inesistente.
Non è bastata una Enron e tutti i suoi seguiti, che un’altra entità, in India la Satyam ricrea la stessa storia, con società di certificazione che si tirano fuori, innocenti e irresponsabili di aver certificato per anni bilanci fasulli.
Pare che quando si parla di multinazionali, l’esperienza non insegni proprio mai nulla, che l’unico credo sia quello di bidonare il maggior numero di risparmiatori, che l’unica eccellenza sia la furbizia di aggirare regole e leggi, e approfittare della buona fede altrui.
Questo sistema che ingloba tutti questi fatti apparentemente assurdi, non viene proprio in mente a nessuno di metterlo in discussione ?
È proprio il miglior sistema possibile oppure è quello che riesce a mantenere nelle mani dei soliti pochi il potere sui molti ? e ci aspettiamo che siano proprio coloro che traggono vantaggio da tale sistema, a volerlo cambiare ?
È vero che per mettere in discussione i privilegi della nobiltà ci volle una rivoluzione francese, ma per mettere in discussione i privilegi della borghesia, cosa ci vuole ? un’altra rivoluzione ?

Alessandro ha detto...

@Pier

a dire il vero non avevo colto il tono sarcastico e quindi ti ho risposto con il massimo della professionalità di cui sono stato capace, ma ora che ci sono arrivato e che ho letto l'ultimo articolo di Carlà posso essere più naturale...

Dall'ultimo articolo: "Possiamo dirlo con malcelata soddisfazione.

Nella Maratona Usa, il 2008 e’ stato il miglior anno in assoluto di IBCC: ha fatto 25 punti in percentuale meglio dell’indice S&P 500"

Riesco a stento a crederci! Chi ha seguito il suo portafoglio ci ha rimesso circa il 23% in dollari (grazie alla magia dei calcoli percentuali fare il 25% sopra al -38,5% dell'S&P 500 in realtà da -23%, ma questo in qualche modo non viene mai detto) più il costo del servizio e lo deve pure ringraziare?

Temo che non rimarrà a lungo nel mio reader, non riesco a farmelo risultare divertente...

Bertoncello invece lo avevo nel reader, ma ha combiato URL e inavvertitamente me l'ero perso, ora l'ho rimesso sotto osservazione. Mi sembra un po' troppo investitore per i miei gusti e mi da l'impressione che abbia preso la crisi sotto gamba, ma sembra una persona seria.

Alessandro ha detto...

@andrea (temo che siate più d'uno!)

grazie per la segnalazione.

Non conoscevo AC Finanza e l'ho aggiunto al reader. Il riferimento alle onde di Kondratiev promette bene.

Alessandro ha detto...

@andrea numero 2

se fosse possibile ignettare a forza "sanità mentale" e "buon senso" nei politici un approccio globale o europeo sarebbero migliori di un approccio nazionale, ma già a livello nazionale sarebbe molto meglio di niente.

Fin'ora però come temevo in
La Seconda Grande Depressione o la Seconda Depressione Mondiale? tutte le azioni "anti-crisi" che ho visto renderanno di fatto la crisi perggiore. Tutte nessuna esclusa. Quindi è mia opinione che la cosa migliore che possiamo sperare è che i politici non facciano assolutamente nulla a nessun livello. Sfortunatamente temo che non saremo così fortunati.

Le mie "soluzioni" probabilmente sono molto diverse dalle tue, se riesco ad avvire questo 2009 prima o poi le presenterò e le difenderò.

Alessandro ha detto...

@andrea numero 3 (lo stesso di numero 1?)

amen.

Hai il dito sul cuore del problema. L'attuale sistema finanziario è una accozzaglia di colossali e grotteschi castelli di carte. Il nome del blog non l'ho scelto a caso :). Il fatto che stiano schiantando un schema Ponzi dopo l'altro è esattamente perché la finanza ha perso il proprio senso profondo.

Volenti o nolenti ad un certo punto la finanza tornerà ad essere il motore della crescita produttiva. Il problema è quando e a che prezzo.

Anonymous ha detto...

Aleesandro,

Sottoscrivo tutto. Hai scritto "mi da l'impressione che abbia preso la crisi sotto gamba, ma sembra una persona seria".
Esattamente cosi', la penso alla stessa maniera. Ma, appunto, è perlomeno serio e senz'altro preparato.

Pier