martedì 9 marzo 2010

Jim Rogers: "Dovrebbero lasciare che la Grecia fallisca"

Zero Hedge commenta (en) un'intervistaJim Rogers su vari temi europei. Come suo solito Rogers esprime con spirito ed estrema schiettezza le proprie opinioni che sono l'esatta antitesi della vulgata giornalistico/politichese su questi temi:
  1. l'Europa dovrebbe lasciare che la Grecia fallisca, ciò sarebbe buono per l'euro e per la Grecia stessa,
  2. se l'Europa lasciasse fallire la Grecia tutti capirebbero che l'euro è una cosa seria e schizzerebbe in alto. Non succederà, ma è quello che dovrebbero fare,
  3. il problema della Grecia oggi non sono gli speculatori sui CDS, ma i politici greci che hanno speso in deficit e hanno taroccato i conti fino a ieri.
Riguardo a quest'ultimo tema il primo ministro greco George Papandreou sta facendo un'intensa campagna di scaricabarile (en) che Rogers fulmina con una battuta: "Pensi forse che siano stati gli speculatori a produrre un deficit del 12% del PIL? Ovviamente no, sono stati i Greci a farlo, sono stati i politici greci!"

Altrettanto fulminante il commento di Tyler Durden:
And with every financial professional already on the same side of the boat as Rogers, politicians are now left on their own to do what they know best: i.e., the wrong thing... over and over again...
E con ogni professionista della finanza già sullo stesso lato della barca di Rogers i politici vengono lasciati soli a fare quello che sanno fare meglio, ossia la cosa sbagliata... ancora e ancora un'altra volta...
Stiamo vivendo il primo vero test di solidità dell'euro. La probabilità che la moneta unica sia sacrificata sull'altare del breve termine politico sembrano altissime, ma la Merkel forse ancora non si è arresa. Seguiamo con apprensione.

Aggiornamento: su segnalazione di tfrab ho aggiornato l'immagine includendo l'asse degli anni. L'esplosione del debito parte nel 2008 e include le previsioni fino al 2011. Si tratta del debito pubblico come riportato dalla Grecia e non corregge le falsificazioni fatte a partire dal 2001. L'immagine è presa da un articolo dello Spiegel.

7 commenti:

Alessandro ha detto...

Torno ad essere un felice utente broadband dopo due mesi di passione a causa di una serie apparentemente interminabile di errori e orrori fatti delle due maggiori aziende di telecomunicazioni italiane.

Il responsabile del servizio clienti di una delle due, che alla fine mi ha contattato riguardo ai miei reclami, al termine del racconto delle mie disavventure ha chiosato: "in effetti nel suo caso si è scaduti nel grottesco".

Salvatore ha detto...

Bentornato

Alessandro ha detto...

Uno dei blog italiani che seguo con interesse è Phastidio.net che oggi ha un bel post sui bond greci e sulla speculazione:

http://phastidio.net/2010/03/09/ma-la-colpa-non-e-dei-cds

Ci sarebbe molto da dire sulla speculazione finanziaria, ma limitiamoci a questo: anche i più grossi speculatori privati possono muovere un mercato solo per breve tempo e con grosso rischio. I soldi veri li fanno gli speculatori che semplicemente intuiscono il movimento che sta per avvenire indipendentemente da loro.

@Salvatore, grazie!

Anonymous ha detto...

Bentornato!!

max

tfrab ha detto...

anzitutto bentornato. ma le compagnie coinvolte sono le stesse finite sul giornale di recente? perché allora le tue maledizioni sono terribili :-)

una domanda sul grafico: quanti anni sono occorsi per quell'esplosione nell'indebitamento? Ovvero a 99 in che anno eravamo? E l'Italia come sta messa? Tanto diversa?

Alessandro ha detto...

@tfrab

il grafico l'ho aggiornato e puoi vedere tu stesso.

Per quello che se ne sa l'Italia ha ha truccato i conti in maniera simile alla Grecia e nessuno sa veramente quanto sia il debito pubblico. Inoltre i numeri riportati dai vari governi non includono molti altri obblighi di natura molto simile, ma non formalmente finanziari. Ad esempio le spese future per quei pensionati che hanno versato contributi molto inferiori al totale che verrà loro erogato.

Questi oneri off-balance sheet sono dei veri e propri buchi neri, enormi e inconoscibili, in quasi tutti i bilanci statali quindi dire chi sta meglio e chi sta peggio è molto difficile.

In teoria le agenzie di rating dovrebbero tenere in conto tutto il quadro normativo e le previsioni demografiche di ciascun Paese nella formulazione del rating... ma di questi tempi hanno la credibilità della fattucchiera del circo.

Schwefelwolf ha detto...

Arrivo con qualche giorno di ritardo - ma anche da parte mia: bentornato!