mercoledì 14 gennaio 2009

Banche USA: Citigroup nuovamente in crisi

Le borse mondiali sembrano aver interrotto in maniera piuttosto brusca, e tutto sommato inaspettata, il poderoso rimbalzo iniziato a fine novembre, con la nazionalizzazione parziale di Citigroup.


E proprio uno sguardo al prezzo delle azioni della più grande banca del mondo ci insinua un sospetto.


Si direbbe che il paziente abbia bisogno di una nuova massiccia iniezione di contanti di Stato, e subito. Pena probabile, una replica del panico dell'autunno scorso.

Aggiornamento: tanto per non essere da meno anche Bank of America si scopere il braccio e chiede la sua dose di contanti di Stato (en) o minaccia di non riuscire a digerire il boccone Merrill Lynch, evidentemente avvelenato. I miei sensi di ragno mi dicono che oggi o al massimo domani mattina Hank Paulson si farà autorizzare dal Congresso i secondi $350 miliardi del suo piano di "salvataggio" e che dovevano rimanere a disposizione della amminstrazione Obama. D'altronde domani è l'OpEx e per leggere i mercati americani è imperativo "pensare come un criminale".

Aggiornamento: come previsto, il Senato ha effettivamente votato l'ok ai $350 miliardi e Bank of America ha ottenuto qualche altra decina di miliardi di denaro pubblico. Inoltre, Bank of America e Citigroup hanno annunciato ieri, dopo la chiusura dei mercati, che avrebbero anticipato la presentazione dei risultati del trimestre a questa mattina, prima dell'apertura dei mercati. La logica vorrebbe che, dopo il bagno di sangue degli ultimi giorni, intendano "sorprendere" con qualche buona notizia e favorire il rimbalzo dell'OpEx che per il momento sembra un po' anemico. Ma le voci che circolano sono le più disparate.

5 commenti:

andrea ha detto...

scivolone del 15% ma nessuna notizia sul perchè... vista l'ignezione di pulbblico denaro fatta giuso u mese fà, le ipotesi possono esser o relative agli asset di citigroup, oppure sulla capacità di fronteggiare gli impegni della FED.
nel primo caso, direi che non merita di esser salvata ma bombardata, nel secondo sarà bene pensare a qualche salvagente.

andrea ha detto...

altro scivolone di citygroup dell ' 11% ma accompagnato da un -15% di bank of america.
le banche americane stanno colando a picco, ma mancano informazioni sul perchè.
cali così vistosi possono solo esser dovuti a notizie serie e gravi, ma peccato, non pubbliche.
che accade ???

andrea ha detto...

correggo..
tutte e due le banche stanno perdendo il 25%.
la ragione pare l'indicazione di Obama al tesoro che ha dato aiuti alle banche di limitare al massimo il pagamento di dividendi da parte di tali banche.
la risposta è un crollo da parte del mercato.
vedi bloomberg....

Alessandro ha detto...

@andrea,

non ho trovato nessuno con un buon motivo per cui debbano colare a picco proprio oggi.

Ovviamente le due banche sono tecnicamente insolventi ma questo lo si sa da più di un anno ormai. In genere collasi del genere sono dovuti a crisi di liquidità, ma in questo caso si tratta di due banche con accesso alla FED.

Mah?

Alessandro ha detto...

Come prevedibile, il Senato ha effettivamente votato l'ok ai $350 miliardi e Bank of America ha ottenuto qualche altra decina di miliardi di denaro pubblico.

Inoltre, Bank of America e Citigroup hanno annunciato ieri, dopo la chiusura dei mercati, che avrebbero anticipato la presentazione dei risultati del trimestre a questa mattina, prima dell'apertura dei mercati.

La logica vorrebbe che, dopo il bagno di sangue degli ultimi giorni, intendano "sorprendere" con qualche buona notizia e favorire il rimbalzo dell'OpEx che per il momento sembra un po' anemico. Ma le voci che circolano sono le più disparate.