martedì 20 gennaio 2009

La Spagna perde il rating "AAA" di Standard & Poor's

Tra le varie evoluzioni di questi giorni c'è il downgrade del debito pubblico spagnolo da parte di Standard & Poor's dal rating migliore possibile, il famoso "AAA", a "AA+". Le altre agenzie di rating seguiranno a breve.

La misura era ampiamente prevedibile e prevista, ma è pur sempre un segno dei tempi. La sorprendente crescita dell'economia spagnola degli ultimi anni si sta rivelando sempre più come il sottoprodotto di colossali bolle speculative: immobiliare, finanziaria e azionaria. Che poi sono tutte una: la bolla del credito/debito.

Avevo parlato della Spagna in:
In condizioni simili e anzi peggiori si trovano almeno altre due economie europee: l'Irlanda, che appartiene anche all'euro, e la Gran Bretagna. In entrambi i casi il downgrade del debito pubblico non dovrebbe essere lontanto (se non peggio nel caso dell'Irlanda).

6 commenti:

andrea ha detto...

bank of america -25%
citigoup -18%
JPMorgan Chase & Co. -17,88%

alla fine della cena di investitura, portano a Barak Obama un dolcetto con scritto su "BofA".
lui chiede "sono i dolcetti che Bank of America da ai suoi clienti ?"
"no" gli risponde il funzionario" è ciò che RESTA di Bank of America"

Alessandro ha detto...

LOL!

Anonymous ha detto...

La Spagna di Aznar (ve lo ricordate alle Azzorre insieme agli altri due rappresentanti della bolla immobiliare...?) era un bluff, un bluff colossale. Il brutto per Zapatero, ora, è che gli spagnoli credevano e continuano a credere di essere diventati ricchi sul serio. adesso solo manca loro il lavoro, lo hanno perso! Ma ora non possono più tornare nelle fabbriche a produrre scarpe o altre cazzate in un tessuto industriale basato su manifattura di basso livello che adesso non esiste più perchè gli spagnoli l'hanno abbandonato. Il turismo li seppellirà, perchè è un turismo "subprime". Le banche spagnole, le imprese di costruzione e gli spagnoli stessi sono tutto una bolla e ciascuno si tirerà dietro l'altro. Inoltre gli spagnoli - storicamente - non hanno sviluppato nessuno spirito imprenditoriale.
Ambrose Evans Pritchard ha ragione ( http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/ambroseevans_pritchard/4294577/The-euro-is-torture-instrument-for-Spain.html
)
ma uscire dall'Euro non servirebbe a niente e neanche diminuire i salari: in Spagna ci sono solo più filiali bancarie e condomini vuoti. Sono fottuti.

Pier

Alessandro ha detto...

Per i miei gusti, i mercati finanziari hanno cominciato a comportarsi in maniera un po' troppo simile a come si sono comportati nei giorni immediatamente precedenti al fallimento di Lehman Brothers.

E a questo giro il paziente non è una singola banca, per quanto grande e importante, ma interi sistemi bancari come quelli americano, inglese e irlandese.

Ah! Una delle notizie di questi giorni è proprio che si comincia a parlare apertamente del grande segreto.

Il sistema bancario americano è insolvente.

Come detto a settembre 2008 in Lehman Brothers a un passo dal fallimento e i mercati mondiali a un passo dal panico sui blog finanziari lo si spiega con cifre e modelli da fine 2007, ma i mercati sono un po' lenti a capire le brutte notizie...

Anonymous ha detto...

la spagna e al collasso economico,disoccupazione al 20%debito privato alle stelle,esplosione del debito pubblico...

Anonymous ha detto...

ahahaha
chiamatemi cattivo,ma io godo come un porco.
Gli sbruffoni,arroganti,invidiosi,comari d'Europa anche noti come spagnoli,avevano alzato troppo la testa e sbeffeggiato l'Italia in lungo e in largo..ahahah
come si dice in spagnolo?
Non fares i contis senzas l'ostes...
aahahahaha