sabato 7 febbraio 2009

Le economie avanzate sono già in depressione?

Sembra che il meme della "depressione economica" stia cominciando a circolare e a diffondersi.

Oggi Bloomberg ha in prima pagina un articolo dal titolo decisamente allarmante IMF Says Advanced Economies Already in Depression e che attacca così:
Advanced economies are already in a depression and the financial crisis may deepen unless the banking system is fixed, International Monetary Fund Managing Director Dominique Strauss-Kahn said.

Le economie avanzate sono già in depressione e la crisi finaziaria può diventare ancora più profonda se non si mette a posto il sistema bancaria, dice Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale.
Qualche giorno fa il primo ministro inglese Grodon Brown ha affermato:
"We should agree, as a world, on a monetary and fiscal stimulus that will take the world out of depression."

"Dobbiamo accordarci in tutto il mondo su uno stimolo monetario e fiscale che tirerà il mondo fuori dalla depressione"
salvo poi far circolare un comunicato di correzione in cui si dice che intendeva dire "recessione" e no "depressione".

È mia opinione che effettivamente la maggior parte delle economie avanzate siano già entrate in una fase di depressione economica o siano sulla strada, ma il fatto che improvvisamente se ne parli ai massimi livelli internazionali inizialmente mi ha preso alla sprovvista. Ma ovviamente quando il capo dell'IMF o una qualsiasi altro politico afferma qualcosa non ci si deve chiedere se sia giusto o sbagliato, intelligente o stupido, ma solo a quale scopo lo abbia detto.

A questo proposito vale la pena di ricordare che in questi giorni si stanno valutando in tutto il mondo stimoli fiscali (en) e nuovi piani per il salvataggio delle banche insolventi (en) ancora in circolazione e che tutti questi piani, negli Stati Uniti come qui da noi, altro non sono che forme via via più sottili di socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti.

A settembre e ottobre dell'anno scorso politici di mezzo mondo hanno prima seminato il panico e poi approfittato della paura e del senso di urgenza dell'opinione pubblica per far passare leggi a favore di banchieri e industriali senza dover rispondere a troppe domande.

La mia impressione è che la tecnica sia piaciuta e sia stata considerata replicabile.

Depressione e domande

Ma intanto il meme della "depressione economica" si diffonde e sempre più persone cominciano a farsi semplici domande del tipo: "come è mai possibile?", "perché nessuno ha previsto nulla?", "ma chi ci ha guadagnato?". Le mie risposte ad alcune di queste domande le si trovano ne il meglio di castelli di carte e qualche altra risposta la si può trovare in un lungo post di Karl Denninger in cui propone una sua classificazione delle crisi economiche e spiega perché secondo lui questa è chiaramente una depressione.

Più persone si fanno domande, più imparano a riconoscere risposte credibili, più ci avviciniamo alla fine della crisi e, forse, all'inizio di qualcosa di nuovo. Ma la strada è ancora lunga.

2 commenti:

andrea ha detto...

bravo Alessandro e grazie per il link al post su depressione e recessione.
non avevo ben chiara la differenza, che invece ora è chiarissima, ed ha confermato la mia diagnosi, fatta ancora alla fine del 2007, ch eavevo sintetizzato più o meno con:
crisi di sovraproduzione alimentata da eccesso di credito, e successivamente dire che aiuti ai consumi avrebbe forse potuto mitigare gli effetti dell'eccesso di produzione, ma peggiorato quelli dovuti dell'eccesso di debiti. portando alla necessità, per compensare entrambi gli eccessi di una forte e forzata tassazione sulla RICCHEZZA, oltre che sul reddito.
bei post, comunque, e grazie.

Anonymous ha detto...

complimenti davvero per i tuoi articoli.6 un grande.