venerdì 27 giugno 2008

Aziende in diversi stadi di crisi

Come detto in Il collasso di Bear Stearns: una morte annnunciata, ma sorprendentemente improvvisa la vittima più illustre della crisi finanziaria fino ad oggi è stata Bear Stearns, quinta banca d'affari degli Stati Uniti. Altre vittime della crisi finanziaria, 'implose', ovvero fallite, liquidate, nazionalizzate o acquistate a prezzi irrisori, sono state:
Ovviamente ciascuna implosione viene riportata al grande pubblico dai media solo a-posteriori con un misto di fatalismo e sospetto che i soliti bene informati ci abbiano lucrato sopra. Inutile molte delle implosioni sono state precedute da segni evidentissimi di stress e che anzi, ai blogger specializzati, quello che sorprende è molto più spesso al resistenza di aziende che ormai sono dei morti viventi di continuare a fingere di vivere per mesi e addirittura per anni.

Alcune delle aziende che sono nella death watch list dei blog finanziari e che i media tradizionali continuano a descrivere invece come aziende in difficoltà, ma certo non moribonde, sono:
  • General Motors, il più grande costruttore di autoveicoli degli Stati Uniti, e la Chrysler,
  • Indymac Bancorp, Washington Mutual e Countrywide Financial (in fase di fusione con Bank of America), alcune tra le finanziarie residenziali più grandi degli Stati Uniti,
  • Lehman Brothers, quarta banca d'affari degli Stati Uniti,
  • MBIA e Ambac Financial, due grandi aziende di assicurazione finanziaria.
In forma meno drammatica ci si aspetta brutte sorprese da:
  • UBS, Citigroup e Wachovia, alcune le banche commerciali più grandi del mondo,
  • Merril Lynch, terza banca d'affari degli US,
  • lo stato della California
Tutti pronti perché sembra che la 4 ondata della crisi stia per raggiungere la spiaggia.

Aggiornamento: aggiunte MBIA e Ambac.

Aggiornamento: per seguire l'evoluzione della mia lista di aziende in pericolo ho creato una apposita etichetta che raccolgie i post relativi.

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