domenica 8 giugno 2008

Il collasso di Bear Stearns: una morte annnunciata, ma sorprendentemente improvvisa

Il Wall Street Journal ha pubblicato qualche tempo fa una eccellente ricostruzione di uno degli eventi centrali della crisi finanziaria in corso, il collasso di Bear Stearns, quinta banca d'affari più grande degli Stati Uniti, acquistata in extremis da JPMorgan poche ore prima che fosse costretta a dichiarare bancarotta:
Durante un lungo week-end la sorte dell'intero sistema finanziario globale è sembrata legata al successo dei vari tentativi di salvataggio orchestrati dalla Federal Reserve. La paura era che la bancarotta di Bear Stearns avrebbe gettato nel panico una quantità sufficiente di altre banche da innescare una incontrollabile reazione a catena di fallimenti bancari.

Non è chiaro se il rischio di collasso del sistema finanziario internazionale fosse reale o solo un'eventualità remota agitata per giustificare i $30 miliardi che la FED ha investito nell'affare a nome del contribuente americano e, in definitiva, a vantaggio di JPMorgan. Se veramente il sistema finanziario mondiale è così vicino all'orlo del baratro da temere la crisi di uno solo dei suoi componenti, e di gran lunga non il più importante, allora abbiamo un serio problema. Molto serio.

A proposito, altre banche d'affari che sono considerate a rischio sono Lehman Brothers, numero 4 degli stati uniti per grandezza, Merrill Lynch, numero 3 e UBS in svizzera. Poi vengono diverse banche commerciali.

Il Wall Street Journal avrà diverse altre occasioni per eccellenti articoli di retroscena come questi.

Nessun commento: