martedì 11 novembre 2008

Il rischio di default dei Paesi secondo i CDS (Credit Default Swaps)

Avviso: questo post è di novembre 2008, chi fosse interessato alle ultime notizie può partire da Grecia: rischio di default sul debito pubblico, è una cosa seria?.

Uno dei mostri finanziari degli ultimi anni è un prodotto finanziario che si chiama Credit Default Swap o CDS e che in sostanza è una polizza assicurativa contro il rischio di credito di una controparte. Ad esempio io posso sottoscrivere un CDS venduto da AIG contro il default sulle obbligazioni di General Motors. Io pago un premio annuale ad AIG e se General Motors dovesse ripudiare il proprio debito e ripagarne solo una parte, diciamo il 50%, AIG si imegna a rimborsarmi fino al valore nominale delle obbligazioni assicurate. Dunque i CDS sono strumenti finanziari nati per spostare il rischio di credito da un soggetto ad un altro. Ma possono essere usati in meniera speculativa, ad esempio comprando l'assicurazione su obbligazioni che non si possiedono si può trarre profitto dal fallimento di una azienda.

L'esempio non è peregrino poiché:
  1. GM è tecnicamente fallita da anni, ma proprio in questi giorni stà raggiungendo lo stadio in cui si portano i libri in tribunale e ha chiesto di essere salvata dal governo,
  2. i CDS sul debito di GM hanno un valore nominale di oltre $1.000 miliardi di dollari, molto superiore al valore delle obbligazioni emesse,
  3. AIG è tecnicamente fallita a sua volta, tanto da essere stata nazionalizzata a settembre e proprio oggi ha chiesto allargamento e ristrutturazione del piano di salvataggio governativo.
Sui CDS si possono scrivere pagine e pagine, ma per il momento quello che ci interessa è che esistono anche i CDS che assicurano i titoli di Stato dei vari Paesi e si può utilizzare il costo dell'assicurazione per stimare il rischio relativo del default sul debito.

La tabella che segue (aggiornata al 7 novembre) è tratta da Country Default Risk di Bespoke Investment e continene il premio anticipato annuale in dollari richiesto sul per assicurare $10.000 di titoli di Stato per i prossimi 5 anni:


Da cui si evince che un assicuratore per assicurare $10.000 di debito argentino vuole $4.453 sull'unghia altrettanti l'anno prossimo e così via. Cioè, il mercato assicurativo da per certo il default dell'Argentina entro i prossimi tre anni.

Nelle prime posizioni riconosciamo alcuni dei Paesi già identificati come problematici e altri che non sapevo essere così tanto in difficoltà come il Venezuela.

I CDS ci permettono di rispondere ad una domanda posta da Stand di Due Cents nel suo ultimo post Salva le Banche, Salva il mondo:
Austria, Irlanda, Grecia, Spagna. Si accettano scommesse su quale di questi 4 paesi che usano l'euro collasserà per primo. Se ne riparlerà in un prossimo post della loro situazione, nel frattempo sentitevi liberi di fare la vostra puntata
I soldi degli assicuratori sono per: Grecia, Irlanda, (Italia), Spagna e Austria, nell'ordine. Ma viste le decine di miliardi di dollari di perdite che stanno fioccando tra le compagnie assicurative esattamente perché hanno sottostimato il rischio di credito, non mi sorprenderei affatto se anche i numeri dati sopra risultassero troppo ottimistici.

8 commenti:

Anonymous ha detto...

Ciao!
Il tuo e' uno dei migliori blog economici della rete. All'interno dell'Unione europea la prima a cadere (se non salvato dal fondo monetario) sara' la Lettonia seguita dal Portogallo.
Ciao!
Umberto

Anonymous ha detto...

Ciao Alessandro,

Non capisco perchè duecents (Stand) ritenga piu' probabile il collasso del sistema bancario di Austria o Grecia o Irlanda o Spagna piuttosto che il default dell'Italia o l'uscita dell'Italia dall'Euro. Sarebbe il "Black Swan" che gli italiani si meriterebbero.

Alessandro ha detto...

@Umberto,

intanto grazie e poi come avrai capito buona parte delle fonti che reputo affidabili hanno base negli Stati Uniti e così anche io so molto meglio quello che succede oltreoceano che qui da noi.

Ho letto più volte che le repubbliche baltiche sono uno degli anelli deboli del nostro continente, ma l'Ungheria è finita per saltare per prima (ha già un accordo con l'IMF). Se hai un link dove viene spiegata la situazione finanziaria della Lettonia e i rischi che corre a me interessa acquisire notizie e magari anche aggiungere altre fonti affidabili.

Alessandro ha detto...

anonimo, 13 novembre, 2008 11:53: "Sarebbe il "Black Swan" che gli italiani si meriterebbero."

Questa frase non mi piace. Sembra una provocazione gratuita, da cui può nascere una "flame war".

Anonymous ha detto...

Per carità!

Non era ASSOLUTAMENTE mia intenzione E' solo che lo penso veramente. Consolidare il debito pubblico e ripartire: come dopo un fallimento, appunto. Ci rimetterebbero solo coloro che hanno prestato i loro soldi senza fare attenzione a chi li stavano prestando. E poi, soprattutto, mi interessava sapere cosa ne pensi tu e quante probabilità vedi che l'evento si possa verificare. Nelle ultime settimane ne hanno parlato oltre al solito Ambrose Evans Pritchard (uscita dall'euro) ed anche (preoccupante!) John Mauldin (solo di sfuggita) e Niels Jensen.

Alessandro ha detto...

@anonimo, 15 novembre, 2008 02:40

1. incidente chiuso e anzi eccellente stimolo nel tuo secondo post,

2. a giudicare dalle fonti che citi direi che hai cose interessanti da dire, abbandona l'anonimato e scegliti un nome. Se ci tieni alla privacy puoi usare l'opzione Nome/URL e usare un nome di fantasia,

3. 02:40! :)

Per la risposta "on topic" sto preparando un post, che dovrei postare tra poco (spero!).

Pancho ha detto...

Mission Impossible:"No, we can't...!?"


http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/paese-sbloccare/boeri-vera/boeri-vera.html

Pancho ha detto...

P.S.: 1992...


http://it.youtube.com/watch?v=8uCNvFaFAHg