sabato 27 settembre 2008

Aggiornamento sulla lista delle aziende in crisi dopo il fallimento di WaMu

A giugno avevo presentato la death watch list, la lista delle aziende a rischio di vita, componendola a partire dalle informazioni che circolavano allora per il blog finanziari, aggiungendo poi a luglio Fannie Mae e Freddie Mac, vediamo cosa dicevo a giugno:
Alcune delle aziende che sono nella death watch list dei blog finanziari e che i media tradizionali continuano a descrivere invece come aziende in difficoltà, ma certo non moribonde, sono:
  • General Motors, il più grande costruttore di autoveicoli degli Stati Uniti, e la Chrysler,
  • Indymac Bancorp, Washington Mutual e Countrywide Financial (in fase di fusione con Bank of America), alcune tra le finanziarie residenziali più grandi degli Stati Uniti,
  • Lehman Brothers, quarta banca d'affari degli Stati Uniti,
  • MBIA e Ambac Financial, due grandi aziende di assicurazione finanziaria.
In forma meno drammatica ci si aspetta brutte sorprese da:
  • UBS, Citigroup e Wachovia, alcune le banche commerciali più grandi del mondo,
  • Merril Lynch, terza banca d'affari degli US,
  • lo stato della California
A oggi risultano ufficialmente fallite:
  • Indymac
  • Lehman Brothers
  • Washington Mutual
nazionalizzate in forma più o meno ufficiale:
  • Fannie Mae e Freddie Mac
  • AIG (non inclusa nella mia lista originale)
assorbite o acquistate in emergenza per evitare il fallimento:
  • Contrywide Financial acquistata da Banc of America
  • Merrill Lynch acquistata da Banc of America
ridotte all'irrilevanza e in fase di liquidazione controllata non ufficiale:
  • Ambac Financial
  • MBIA
alla disperata ricerca di un compratore o di una fusione (ossia sono, a meno di eventi eccezionali, a pochi giorni dal fallimento):
  • Wachovia Bank
  • Morgan Stanley (non presente nella lista originale)
La mente collettiva dei blog finanziari sbaraglia gli analisti di Wall Street (con l'unica eccezione di Meredith Withney) e delle istituzioni.

Con che faccia si presentano a chiedere poteri eccezionali per "risolvere la crisi" le stesse persone che non hanno saputo anticipare nessuno dei problemi colossali che emergono giornalmente? E con che faccia il Congresso si appresta a concedere questi poteri eccezionali (en) quando il blog finanziari stanno organizzazndo la più colossale contro-manovra di lobby privata coinvolgendo migliaia di cittadini nel telefonare, mandare fax e email a tutti i rappresentanti per fermare il piano per salvare le banche a spese dell'economia reale?

Come ho già detto, la crisi finanziaria per quanto colossale lasciata a sè stessa non è in grado di provocare una depressione economica:
Oggi più di allora per trasformare la recessione globale in qualcosa di veramente devastante paragonabile a una seconda grande depressione servirebbe il lavoro assiduo, meticoloso e determinato di elite politiche, economiche e finanziarie decise a mantenere lo status quo costi quel che costi. Capaci di ignorare le più basilari regole della logica che imporrebbero di abbandonare modelli comportamentali che si sono dimostrati non semplicemente autodistruttivi, ma banalmente autodistruttivi. Capaci di precipitare ottusamente se stessi e il proprio Paese nell'abisso pur di non cedere il più piccolo brandello di potere...
Bush, Paulson e Bernanke sembrano determinati a gettare gli Stati Uniti e il mondo nella Seconda Grande Depressione.

Quello che fa grandi gli Stati Uniti anche in questo momento difficile è che pochi individui integri non temono di dire le cose come stanno e riescono a coinvolgere migliaia di cittadini nel tentativo di cambiare il corso della storia:

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