martedì 2 settembre 2008

La Cina rallenta e il petrolio scivola ancora

Un breve post per segnalare che oggi è arrivata in superficie l'evidenza che due variabili macro-economiche apparentemente contro tendenza, la crescita cinese e il prezzo del petrolio, si stanno allinenado allo scenario più fosco di una crisi economica mondiale.

Come evidenziato nel post di Mish China's Manufacturing Contracts for Second Month che ha anche degli utili grafici, un indice che misura l'espansione dell'attività economica nel settore manifatturiero cinese ha registrato ad agosto una contrazione significativa dell'attività per il secondo mese consecutivo. Se il rallentamento è reale, e non un effetto collaterale delle olimpiadi, la Cina potrebbe finire addirittura col parteciapre al festival di recessioni in giro per il mondo, che per un paese abituato a crescere al 10% l'anno non è uno scherzo. Contemporaneamente, il prezzo del petrolio è tracollato alle prime notizie che hanno dato fuori pericolo le piattaforme di estrazione nel golfo del Messico minacciate dall'uragano Gustav. Il prezzo del petrolio è diminuito di quasi terzo in un mese, altro segno che l'economia mondiale da segni di rallentamento.

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