sabato 20 settembre 2008

Segni di panico tra le autorità finanziarie

Giovedì mattina il cielo stava crollando sui mercati finanziari di tutto il mondo. I principali indici azionari americani avevano perso il 10% in quattro giorni sull'onda del fallimeto di Lehman Brothers, della nazionalizzazione di AIG e dell'incessante afflusso di notizie negative. All'una, ora di New York, l'indice azionario Standard & Poors 500 stampava il valore 1133,50 toccato per la prima volta nel 1998 e l'atmosfera a Wall Street era quella di chi si prepara a un crollo della borsa in stile Martedì nero 1929.

Una buona parte del panico veniva da quella che sembrava un'inesorabile sequela di nuove anomalie e nuovi problemi finanziari a cui seguivano azioni del governo e della FED che non hanno precedenti nella storia finanziaria americana e che pure non sembravano in grado nemmeno di rallentare il corso degli eventi.

Solo tra mercoledì e venerdì è successo:
  • mercoledì Reserve Primary Fund è stato il primo di numerosi fondi monetari a registrare una perdita e a sospendere temporaneamente i prelievi (en) in seguito al fallimento di Lehman Brothers. I fondi monetari sono fondi d'investimento a basso rischio e ad alta liquidità che sono usati dalle aziende e dalla pubblica amministrazione per parcheggiare grosse somme per brevi periodi. Prima dell'inizio della crisi finanziaria erano considerati altrettanto sicuri di un conto corrente, ma con un minimo di rendimento in più, ossia nessuno si aspettava di poter perdere denaro in un fondo monetario e tanto meno di non poterlo ritirare per diversi giorni. Se questo mercato dovesse implodere le conseguenze sarebbero catastrofiche.
  • mercoledì una delle conseguenze della crisi dei fondi monetari è stata l'incredibile anomalia dei rendimenti dei buoni del tesoro a breve termie che è crollata dal 1,6% allo 0,2% causata dalla fuga dei capitali dai fondi monetari ai titoli di stato.
  • tutti i tassi di interesse di riferimento sono impazziti a causa della mancanza di fiducia tra le banche e per gli effetti del panico nei fondi monetari. Solo come esempio la FED che si prefigge un tasso di riferimento del 2% non è riuscita ad ottenere meglio del 2,80% mercoledì nonostante la più grossa iniezione di liquidità nella storia del dollaro.
  • Morgan Stanley è in discussione con chiunque voglia ascoltare per cercare un acquirente o un partner per una fusione, ma nessuno sembra interessato a sacrificarsi. Le banche d'affari sono considerate "toxic waste" (residui tossici) dopo tre delle "cinque grandi" erano implose in un modo o nell'altro.
  • Washigton Mutual si mette all'asta in emergenza, ma non attira nessun offerta. Perché comprare una banca insolvente quando si possono scaricare le perdite sulla FDIC e poi comprare solo i pezzi buoni?
  • le principali banche centrali d'occidente annunciano un piano straordinario per favorire la liquidità dei sistemi finanziari. I mercati sbadigliano.
  • la FED allarga l'accesso a tutti i programmi di prestito e accetta le azioni come garanzia dei prestiti (!!).
  • il Tesoro americano annuncia un emissione speciale di debito di stato per mettere a disposizione della FED maggiore liquidità. Ossia la FED ha finito i soldi. In una qualche forma questo è una sorta di salvataggio della FED (!!). Probabilmente questo è stata la notizia che ha fatto esplodere il prezzo dell'oro. I mercati continuano imperterriti la loro discesa.
  • il Tesoro annuncia un piano di emergenza per l'assicurazione dei fondi monetari in modo da coprire eventuali perdite con i soldi del contribuente.
Ma venerdì è la data di riferimento dei prodotti finanziari derivati più diffusi, le opzioni. Tutti i mesi inesorabilmente il giorno di riferimento delle opzioni (chiamato "option expiry" o "OpEx") il mercato americano apre quasi esattamente al valore che massimizza i profitti delle banche. Magicamente. Ma sicuramente. Questa volta un'apertura della borsa di New York con l'indice S&P500 molto al di sotto di 1250 avrebbe significato ulteriori perdite miliardarie per le banche americane. Ma come risalire da 1130 a 1250 in meno di 24 ore? Impossibile, giusto?

Sbagliato.
  • negli Stati Uniti e in Gran Bretagna viene vietato lo short selling, una forma di investimento che trae vantaggio dalla diminuzione del prezzo delle azioni. La restrizione dello short selling è un chiaro segno di panico delle autorità che viene riproposta in ogni periodo di turbolenza, ma non era mai stata implementata in maniera così massiccia. Inizia la madre di tutte i rimbalzi.
  • vengono lasciate circolare indiscrezione sul piano del governo di comprare tutto il debito tossico del sistema finanziario americano con un fondo di $700 miliardi. Come durante la Grande Depressione e la crisi degli anni '90. La Resolution Trust Corporation. Il rimbalzo assume sembianze grottesche.
All'apertura di venerdì l'indice S&P500 stampa 1271, +13% dal minimo in meno di 24 ore. Le banche sono salve. Decine e forse centinaia di grossi speculatori sono sul lastrico. Qualsiasi investitore che avesse ancora qualche dubbio sulla libertà del mercato azionario negli Stati Uniti, adesso è tranquillo.

Wall Street non è una Borsa Valori, ma un Casinò il cui banco bara alla luce del sole con l'aiuto dalla guardia di finanza (il governo).

In alcuni dei forum che seguo, ogni speculazione sui possibili passi del Tesoro e della FED è accompagnata dalla frase: "Think like a criminal." (pensa come un criminale)

Certo è stato uno spettacolo grottesco e grandioso. Ma non sarei sorpreso se il mese prossimo il miracolo dell'OpEx non si ripetesse. Quanti conigli possono essere ancora nel cappello di Zio Sam?

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