martedì 23 settembre 2008

I compagni Paulson e Bernanke contro il popolo degli USA

I compagni Paulson e Bernanke hanno un piano.

In tre paginette redatte in fretta nel pomeriggio di giovedì scorso chiedono al popolo degli Stati Uniti d'America la modica cifra di $700 miliardi di dollari e il potere di spenderli a piacimento senza nessuna possibilità di controllo. L'obbiettivo è acquistare a prezzi gonfiati tutti i prodotti finanziari tossici che si nascondono ancora negli stati patrimoniali delle banche di Wall Street e che rischiano di schiantare l'intero sistema finanziario americano.

Il Congresso sta per essere sciolto a causa delle elezioni di novembre e la settimana prossima inizia una furiosa campagna elettorale. Rappresentanti e Senatori vengono sapientemente gettati nel panico ad opera dei compagni Paulson e Bernanke: "O ci date un assegno in bianco e il potere assoluto sui mercati finanziari, o rischiate una Seconda Grande Depressione".

I compagni Paulson e Bernanke mentono. O forse semplicemente non capiscono un accidente. Di fatto nessuno a Washington da l'impressione di capire un accidente. In realtà essi sperano che, una volta socializzate le enormi perdite, Wall Street possa tornare alla consueta pratica della privatizzazione dei profitti.

Domenica mattina il piano sembra una macchina perfetta e inarrestabile. Ma all'improvviso un granello di polvere inceppa un ingranaggio, poi un altro granello e poi molti altri ancora. Il piano rallenta, si ferma. I Rappresentati e i Senatori infatti sono bersaglio della più grossa campagna di lobby della storia del Congresso, sommersi dai fax e dalle telefonate di migliaia di privati cittadini che intendono veicolare un messaggio molto semplice: "non un dollaro per le banche". La campagna è stata iniziata e coordinata da alcuni dei blogger finanziari più famosi e ha assunto la forma virale.

I compagni Paulson e Bernanke sono colti di sorpresa, il Congresso sotto pressione fa delle domande, esige delle risposte e addirittura pretende che siano sensate. Il piano fa acqua da tutte le parti. Serve un escalation nella strategia della tensione.

Venerdì deve fallire una grossa banca...

2 commenti:

Anonymous ha detto...

Complimenti per la precisione! Oggi, venerdi, è fallita Washington Mutual

Alessandro ha detto...

A dire il vero WaMu è stata commissariata giovedì sera negli US, violando al tradizione del FDIC Friday.

Probabilmente hanno voluto un giono in più prima di dichiarare le filiali operative lunedì viste le dimensioni dell'intervento oppure la fuga di depositi era diventata incontrollabile e sono stati costretti a un intervento d'emergenza.

In ogni caso sono molto sorpreso che la preda sia finita nelle fauci di JPMorgan anziché in quelle di Goldman Sachs. Troppi indizi che non tornano.