domenica 26 ottobre 2008

"Crisi monetarie" il prossimo stadio della crisi finanziaria

Dopo la giornata campale che hanno vissuto il mercati dei cambi venerdì (vedi Dislocazioni monetarie ovunque, Sterllina, Euro crollano, Yen e Dolaro esplodono), nel week-end l'attenzione dei blog finanziari si è spostata su quello che sembra il prossimo passaggio nell'escalation della crisi finanziaria globale: le crisi monetarie.
E se fin'ora l'epicentro della crisi erano stati gli Stati Uniti e le banche americane, ora che l'attività sismica più violenta si sta spostando nei Paesi Emergenti, sono le banche europee a ritrovarsi immerse fino al collo nella proverbiale cosa marrone e puzzolente. Si dice, $4.700 miliardi si cosa marrone e puzzolente.

La stampa internazionale comincia ad appassionarsi all'argomento:
Perché si svegli la stampa italiana c'è da aspettare ancora qualche giorno, ma state sicuri che una volta che non ci sarà più nulla da fare, ci avvertiranno del pericolo che correvamo.

Ah! Per chi avesse mai sentito parlare della cosiddetta teoria del "decoupling" molto in voga l'anno scorso e intendesse capire cosa fosse, può risparmiarsi la fatica. Come sostenuto da Nouriel Roubini fin dal principio della crisi, la teoria del "decoupling" è morta e sepolta.

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