lunedì 6 ottobre 2008

Unicredit vara un aumento capitale da €6,6 miliardi

Ok. Il consiglio di amministrazione di Unicredit ha varato, di domenica pomeriggio, un piano di ricapitalizzazione da circa €6,6 miliardi. Ancora non ci sono dichiarazioni ufficiali della direzione. Se domani mattina dicono di non averne bisogno e che lo fanno solo per calmare i mercati, siamo al punto 5. del tipico percorso verso il collasso. Comincio decisamente ad essere nervoso.

Aggiornamento: Alessandro Profumo AD di Unicredit la mattina del 6 ottobre:
  • "Stiamo assistendo a una crisi che non ha precedenti, se non forse il crac del 1929"
  • "Chiaramente abbiamo sottovalutato le condizioni del mercato"
  • "Non c'è alcun impatto sulla base dei depositi. Abbiamo registrato una crescita positiva con l'arrivo di nuovi clienti"
Due delle tre affermazioni sono sacrosante. Una è dubbia, almeno a giudicare dalle telefonate che ricevo da amici e parenti. In ogni caso non hanno preso sotto gamba la situazione.

Come dicevo in Continua la nazionalizzazione dell'economia USA:
La missione numero uno dell'attuale amministrazione [USA], ossia evitare che i giornali comincino a parlare di "Seconda Grande Depressione" prima delle elezioni presidenziali di novembre, sembra sempre più una missione impossibile...
Compagno Paulson. Missione fallita.

http://google.com/trends?q=great+depression


2 commenti:

giuseppe ha detto...

Ho cominciato seriamente a preoccuparmi quando, qualche sera fa, ho visto Profumo ospite al Tg1. Secondo te che dovrebbe fare chi come me ha un conto corrente in Unicredit? Attendere e confidare negli eventi? Fuggire, ma dove?

Giuseppe

Alessandro ha detto...

Il problema è esattamente "ma dove fuggire?".

Ho una montagna di lavoro e non riesco a staccarmi dalle news, quindi non riesco a bloggare molto, ma spero di avere un post su questo argomento presto.

Il fatto è che è il sistema bancario nel suo complesso ad essere insolvente o quasi-insolvente, quindi spostarsi da una banca all'altra non cambia molto.

Per ora io non mi sono spostato dal conto Unicredit anche se ne ho un altro su Intesa (che non sta poi tanto meglio).

Ma io sono preparato già da un anno per quello che sta succedendo in questi giorni.